Sviluppo Personale: “corsi di memoria e di apprendimento rapido”
Ciao,
hai mai sentito parlare di corsi di memoria? la maggiorparte dei professionisti nel campo dello sviluppo personaleha iniziato la sua carriera proprio a partire da questi. E’stato anche il primo corso che ho frequentato e che mi haaperto le porte a questo meraviglioso mondo. Padova èzeppa di questi corsi, ma credo qualsiasi città universitaria, perchè è un buon business che frutta tutt’oggi. Anche perchè le tecniche e i metodi, se ben insegnati, possonodavvero fare la differenza e rendere le cosepiù semplici!
Qualche giorno fa mi aggiravo per la mia bella Padovaquando leggo un solito cartello con scritto “corsi dimemoria?”, non ci faccio caso e vado dritto, ma dovendopassare più volte da quella via un giorno mi sonosoffermato per pura curiosità. E leggo “antiplagio.it” unaassociazione che si occupa di difendere i consumatorie ci trovo questo cartello:
Non so se riesci a leggerlo bene, però dice, “assicurati,se frequenti un corso di memoria, che l’istruttore sialaureato in una materia congrua con quello che insegnacome: psicologia, pedagogia o medicina-psichiatria nonpermettere a nessuno di agire sulla tua mente ;-)Ho pensato subito, “ammazza che messaggio potente”,se da un lato la cosa mi sembra “sensata” (perchè se unodi sente male durante un esercizio è giusto che ci sia unvero professionista della mente) da un altro punto divista mi sembra una “cavolata” 😉
Il punto di vista “protezionistico”…mi piace! perché chetu ci creda oppure no devi sapere che esistono dei rischireali, ma solo per una piccolissima percentuale di persone.Chiunque abbia insegnato un pò di “visualizzazione” sa checi sono alcune persone che hanno difficoltà ad entrare inloro stesse… questo accade per un miliardo di motivi… ese questo accade è giusto che ci sia un professionista ingrado di fare una “valutazione” (o diagnosi) e le unichepersone che possono farlo in modo competente sonopersone che hanno lavorato per anni con la mente, e nonsemplici “appassionati”.
Nonostante questo, è giusto che tutti possano applicare delletecniche che sono nate e cresciute in ambienti diversi.Magari ambienti che erano stati colonizzati non dagli psicologima da altre figure professionali, come i formatori. Infattidevi sapere che per fare il formatore non hai bisogno dinessuna laurea 😉 Per usare una analogia un pò forzata…èun pò come se… tu t’inventassi una tecnica precisa peraddestrare il tuo cane e scoprissi di avere enormi risultati.Magari studiando per i fatti tuoi enormi tomi di etologia edi comportamento animale…
…poi un giorno arriva l’associazione dei veterinari che dice:”la tua tecnica di insegnamento è buona, ma è roba nostra,da oggi in poi non potrai addestrare più nessun cane, a menoche tu non sia laureato in etologia e/o veterinaria”. E’ ovvioche se ami gli animali e tieni alla loro salute sarai felice disapere che chi addestra “il tuo animale” è un professionistalaureato che può capire se quel determinato addestramentogli farà bene oppure male… se i risultati finali di queltrattamento sono buoni anche a lungo termine ecc…
Esiste una soluzione? liberalizzare tutto oppure proteggere?è una bella gatta da pelare non credi? 😉 … per me, comeper altre cose “la via migliore è quella di mezzo”. Cioè è giustoche ci sia un controllo professionale serio ma, allo stessotempo è anche giusto che tutti possano avere l’opportunità diconoscere tecniche che possono migliorare la qualità della vita.Se prendi il codice deontologico dello psicologo scoprirai chel’articolo 21 dice: “lo psicologo è tenuto a NON insegnare ipropri metodi a persone estranee alla professione”… questosi che è un bel paradosso no? E se voglio insegnare al miopaziente a rilassarsi? che faccio? devo aspettare che si laureiin psicologi, faccia un anno di tirocinio e superi l’esamedi Stato ?? 😛
Ma torniamo un secondo al dilemma centrale, proteggere osproteggere? la soluzione mediana potrebbe essere: unaadeguata super visione, fatta da un vero professionista dellamente con esperienza conclamata…unita alle competenzedi formatori, counselor e coach (tutti insieme allegramente;))Per me la missione di questi corsi deve essere l’evoluzionepersonale… con “grano salis” 🙂
Uff…un vero e proprio delirio 😉 Fammi sapere tu cosane pensi, lascia un commento qui sotto e se ti piace il mioblog iscriviti ai miei feed rss oppure seguimi dal tuoaccount di facebook.
A prestoGenna
Ps. come sempre ti ricordo che mi permetto di sparlaredella mia professione proprio perché “ci sono dentro”,e ritengo profondamente sbagliato che chi conosce il 5%di questa professione si prenda la libertà di parlarnemale… “a buon intenditore …poche parole” 😉
Qualche anno fa insegnavo anch'io in uno di questi corsi, pur non essendo ancora laureato.
Ricordo che nel rilassamento c'era una parte nella quale facevamo immaginare ai partecipanti di stare su una nuvola, parte che fummo costretti ad eliminare perchè, arrivati a quel punto, capitava spesso che qualcuno avesse degli attacchi di panico.
In sostanza, generalizzando, non credo che lo psicologo sia la figura più adatta come insegnante, perchè non ha mai studiato materie scientifiche, quindi non ha la forma mentis per il 99% degli esami che gli studenti valutano come difficili. Ma la supervisione di qualche esperto potrebbe essere utile, esattamente come lo sarebbe in tutte le classi scolastiche, dall'asilo al master. Ci sono in giro molti professori che sfogando le loro sfighe sugli alunni, procurando un bordello di problemi ai ragazzi.
Ciao Genna, ti ringrazio per i complimenti ;-))))) (ti ricalco…). Come direbbe un filosofo 'ermetico': solve e coagula (ma io non sono né 'ermetico' né 'er medico'…). Bene, mi hai 'sciolto' con la tua gratificazione, il difficile è ricoagularmi… Cmq, a parte gli scherzi, è il tuo giudizio (tra i vari) quello che più m'interessava (e non lo dico per piaggeria).
Nicola
no Elisa, sono le vacanze
che hanno bisogno di me
ma non mi avranno facilmente;-)
bisogno di vacanza, eh? ;)))
Ahahahah…chiaro Elisa
perchè non avevo letto bene,
pensavo ti riferissi al CEPU :DDD
e invece hai scirtto tanto di cappello 😉
Sorry :DDD e che il cepu ci stava proprio con questo argomento e visto che Andrea lavora li 😉
Genna sai che non l'ho capita la tua risposta?
Ciao Giovanni,
allora il presupposto è questo: una buona percentuale di persone che fanno corsi di sviluppo personale (diciamo il 5%) in realtà ha bisogno di aiuto ma vergognandosene cerca vie alternative, come i corsi.
Mi faccio sempre un sacco di risate quando mi arrivano le persone e gli chiedo, "bene e che cosa ha fatto prima di venire da me?" e partono con la trafila dei corsi più assurdi, da "spegnere le candele con i chakra" al far lievitare una torta con il prana 😀
Bene, alcune di queste persone potrebbero sviluppare attacchi di panico quando gli si chiede di chiudere gli occchi ed entrare dentro se stesse. O peggio slatentizzare una psicosi (cosa difficilissima da diagnosticare anche per un professionista). Avere uno specialista, non solo ti permette di arginare questi problemi ma ti permette, anche a te come formatore, di pararti il culo ed evitare denuncie 😉
Se dovessi partire per un lungo viaggio con una macchina, in un posto sperduto "all'avventura"… di certo mi sentirei più tranquillo se con me avessi un amico in grado di riparare qualche eventuale guasto sul percorso…magari non succede nulla, ma averlo al mio fianco mi farebbe godere ancora di più il mio viaggio 😉
Genna
Ciao a tutti,
ehi ragazzi vi adoro 😉 mi mandate super commenti davvero interessanti, purtroppo però oggi sono ultra impegnato così proverò a dare una rapida rispostina a tutti…
Belin asa-el 😉 allora… si è corretto che non contano i titoli di studio, tuttavia è importante che ci sia un certo "controllo" su chi si auto proclama esperto in qualcosa soprattutto se di mezzo ci sono cose preziose come la salute e la mente. Facendo l'esempio del mitico Zio Hack, lui si è costruito una fama basata sulla competenza e basta leggere le sue liste o acquistare i suoi prodotti per rendersi conto che è un esperto. Ma purtroppo la maggior parte di questi corsi e formatori sono "a scatola chiusa"…spesso sono venditori che fiutano l'affare e si tuffano nel business 😉
@ Lightman: vedi sopra 😉
No no..figurati, imposto i post il giorno prima che partono in automatico tutti alle 5 del mattino. Non sono affatto mattiniero ;-)))
@ Elisa: stai attenta che qui c'è un mio caro amico e collega che lavora al cepu… ma anche lui ne è perfettamente al corrente :DDDD
@ Anonimo: totalmente d'accordo…chiedere il titolo di studio può essere un buon modo per verificare, a distanza, la preparazione. Dico a distanza perchè poi dal vivo è tutto un altro paio di maniche 😉
@ Nicola: bhe che dire… hai fatto una super e fantastica sintesi. Ehi ragazzi, io sono fatto così quindi non crediate che sia solo bravo a leccare il cu… quando scrivete cose intelligenti è giusto che ve lo si faccia notare in un mondo dove sembra che ci sia solo "la legge del più figo". Io amo far vedere alle persone i loro lati positivi e se non mi piacesse andrei a fare il sacerdote :DDD ops…
Cmq Nicola sono d'accorodo sul fatto che sei d'accordo 😉 e anche sul fatto che, chiunque abbia una preparazione di tipo "diverso" può solo che apportare ottime innovazioni. Soprattutto se "sa quello che dice", cioè ha precedentemente studiato e approfondito gli argomenti di cui parla…un pò come te con il tuo splendido libro ;-)))))
Grazie a tutti
Genna
Ciao Genna,
come al solito ottimo post.
Ma dimmi, data anche la tua professione, quali potrebbero essere quei rari casi in cui sia necessario in un corso un professionista in caso di "emergenza" ?
Grazie
Giovanni
Ciao Genna,
sono d'accordo con te: a mio parere, se la laurea specifica per 'professare' dev'essere obbligatoria per ingegneri, chirurghi, avvocati (fino a un certo punto…), psicologi (idem c. s.), ecc., in campi come mnemotecnica, PNl, approcci strategici brevi et similia può anche accettarsi qualche 'invasione di campo'. L'importante è avere comunque una preparazione di base e competenze aggiornate (anche se non laureato in psicologia e medicina, chi proviene dai licei e, quanto all'università, proprio da ingegneria, è decisamente avvantaggiato). Comunque, chi ha un buon cocktail di base, specialmente con 'aromi' scientifici (Bandler ne è il 'prototipo'), può partorire i risultati migliori.
P. S. Ovviamente, pro domo mea, difendo gli ingegneri… (cha siano Salvo o Bruno, oppure, in altri 'territori', Luciano de Crescenzo…).
Penso che il fatto di chiedere un titolo professionale a qualcuno sia un modo per scremare truffatori o simili. Inoltre lo studiare il modo di insegnare non mi sembra affatto una cosa banale.
chapeau 🙂
Genna …hai l'ora del PC errata ..o ti alzi MOLTO presto la mattina 😉
ciao
io vado alla radice e dico che i pezzi di carta in italia NON hanno nessun valore .
questo vale per i titoli di studio come la certificazione di origine della carne .
LA maggior parte è tutta falsa 🙂
Quindi per me VALE il FARE .
LA certificazione dovrebbero AVVALORARLA i clienti che sono rimasti soddisfatti del professionista o anche solo del MAESTRO D'ARTE
Ciao
Ciao Genna! Anzittuttoo complimenti per il tuo ricchissimo e "vivissimo" blog, l'ho scoperto da pochi giorni grazie allo zio Hack ed è già diventato uno dei miei "must". Il tuo entusiasmo è tangibile e la tua capacità di entusismare, unite alla preparazione secondo me, ti renderanno presto (sempre che tu sono lo sia già) uno di quelli che "fanno la differenza".
Ma parlavamo di corsi di memoria…
nel 2007, ho seguito uno corso di Matteo Salvo, probabilmente saprai chi è, e ti assicuro che è stato uno dei miei investimenti migliori…nonostante Matteo sia…un'ingegnere. Non credo che, per insegnare qualcosa alla quale si è appassionatissimi, occorra un titolo di studio specifico che riguardi la materia in oggetto. Conta molto di più il reale entusiasmo e gli "skills" che questa persona dimostra di aver aquisito.
Piuttosto, è importante che, chi tiene determinati tipi di corsì, visti i ciarlatani che ci sono in giro, dimostri di avere una certa cultura (laurea?) come ottimo biglietto da visita.
Bene, ho già scritto anche troppo, volevo solo aggiungere che sono una ligure trapiantata in terra trentina…felice di entrambe le cose!
A presto!! 😉
Ciao,
sono un ragazzo di 17 anni e frequento la 4 liceo artistico.Vorrei partecipare al corso di Matteo Salvo e m’interesserebbe molto avere più feed-back da parte di chi Vi ha già partecipato ( visto anche il costo !!)
Grazie