UpTime : Entrare ed Uscire dalla Trance, secondo la PNL
Ciao,
hai mai sentito parlare di Uptime?
Se leggi il mio blog sicuramente si..ma probabilmente non l’ho mai chiamato così, ma l’abbiamo definito “trance tutta fuori”…ricordi la trance “In & Out”? Si tratta sempre della stessa cosa,cioè portare la propria attenzione, o dentro te stessoo “fuori da te stesso”.
In questo audio sentirai la versione di Robert Dilts, che come al solito è precisa e puntuale e, oltretutto usa anche l’ancoraggio per testare il lavoro svolto:
Hai ascoltalo l’audio? E’ uno stato che hai certamente già vissuto nella tua vita. Anche se è la prima volta che entri nel mio blog… quando eri assorto nella visione di un film oppure mentre ascoltavi della buona musica… Il caso più classico è quando siamo innamorati e passiamo il tempo con il nostro partner…
Immagina di poter portare con te quella consapevolezza allargata, quel momento magico in cui il tuo dialogointerno si smorza ed esiste solo il momento presente.Se fai per bene l’esercizio, più e più volte, ancorandola sensazione ti assicuro che avrai delle bellissime sorprese.
Per far si che l’esercizio sia efficace c’è bisogno di alcune piccole cosette, come:
1) Fidarti completamente della tua capacità di entrare in uno stato presente di attenzione esterna (fidati del tuo inconscio)…evita di porti domande inutili, vai dritto alla “consapevolezza”.
2) Svolgere per bene l’esercizio “per ogni canale”. E’ fondamentale… assicurati il coinvolgimento, dapprima di ogni singolo canale e poi di una loro completa integrazione. In caso ne manchi qualcuno, fregatene e prosegui ripetendo l’esercizio.
3) Testare: devi continuamente testare se l’ancora fa il suo dovere. Dopo alcune ripetizioni il solo toccare il polso dovrebbe proiettarti in quello stato…non è facile ma è POSSIBILE.
Tieni a mente che puoi usare qualsiasi tipo di ancora,e che se non sei allenato i risultati del “test ancoraggio”sono all’inizio difficili da notare.
Affidati al tuo intuito, non sarà la tua razionalità a dirti “ok sta funzionando” ma sarà il tuo inconscio. Per usare un’analogia, quando dormi non sai che stai dormendo.
Questo genere di atteggiamento dovrebbe essere tenuto per ogni esercizio che miri allo sviluppo del tuo mondo interiore e delle tue risorse… in caso tu non abbia mai letto il mio blog ti invito a dare un’occhiata ai post dedicati all’ipnosi in cui potrai vedere e ascoltare altri modi per “usare la tua consapevolezza”…
Fammi sapere che cosa ne pensi, lasciami un commento qui sotto e se vuoi seguire i miei aggiornamenti iscriviti ai miei feed rss e/o seguimi dal tuo account di facebook.
A presto
Genna
Ps. qui trovi altri audio esercizi preziosi.
Pps. un altro modo per ottenere “qualcosa di simile” è praticando l’Hakalau..dagli un’occhiata…fidati .
Ciao Link19,
la funzione nella comunicazione è questa:
quando "sei fuori di te" cioè in UpTime sei più ricettivo all'esterno e quindi ai segnali non verbali del tuo interlocutore…
…questo ti da un enorme vantaggio nella calibrazione…in pratica capisci meglio i feedback che le persone danno alla tua comunicazione…
Genna
Da una bella sensazione qst esercizio, ma nn ho capito bn qual'è la sua funzione nella propria comunicazione
Ciao Alessandro,
è sempre bello vedere l'entusiasmo di chi entra per la prima volta qui dentro 😉
Ottimo sei su una buonissima strada, vedrai che fra poco tempo (se non lo hai già fatto) raccoglierai molte soddisfazioni professinali 😉
Grazie
Genna
grandioso questo esercizio, è la prima volta che entro in questo blog, complimenti Gennaro bel lavoro, io sono appassionato di pnl da quando avevo 15 anni, e studio da allora di tutto sul miglioramento personale, adesso ne ho 20 😉
continua cosi… grande!
Ciao Roland,
assolutamente d'accordo…verso la fine linko un post ap-post-a 🙂
dedicato alla calibrazione e l'up-time…(che non chiamo così ;-))
Grazie
Genna
Ritengo sia utile e consiglio di perpetuare nell'esercitarsi ad accedere allo stato di "UP TIME" fino a che questo diventa un processo automatico nella propria comunicazione. Penso sia l'atteggiamento più utile durante la comunicazione perchè consente la raccolta di quelle informazioni che spianano la strada del raggiungimento dell'obiettivo della comunicazione stessa.
Ciao Simone,
benissimo…praticalo più volte e fammi sapere i tuoi risultati…
Grazie 🙂
Genna
ottimo:-)propio quello che cercavo:-)
sei sempre il migliore:-)