Sviluppo Personale: affrontare i problemi…la storia di Nick Vujicic…
Ciao,
se mi segui sai che non amo basare i miei postsu argomenti dedicato allo sviluppo personale emotivazionale alla stile “Tony Robbins”. Questo nonè dovuto al fatto che non stimi lui…ma è perchèio sono diverso 😉
Tuttavia un video messo sul suo blog mi ha davveroispirato e motivato…ed ho deciso di condividerlo conte…
Uno dei motti di Robbins è per l’appunto che i problemisono “il sale della vita”…e che quando “non hai piùproblemi” è il problema vero 😉 Si perchè solo i”morti” non hanno più problemi.
Avere dei problemi ti indica che sei vivo e sei in gradodi affrontarli…perchè qualcosa di non problematico èsemplicemente una “calamità naturale” e non unproblema…che per sua stessa definizione si può esi deve risolvere.
Se hai letto qualche libro di Robbins sicuramente neavrai sentite tante…come la avvincente storia di uncerto W. Mitchell…ripresa anche da Roberto Re nelsuo carinissimo One-to-one e nei suoi libri.
Ma quella di Nick Vujicic è ancora più carina perchèripresa in diretta…e vedere quel ragazzo che si alza dasolo e l’enfasi sull’amore per la vita penso che sia unalezione che tutti dovrebbero avere.
Quel momento e le parole che dice meritano di esseretradotte. Questo è “più o meno” quello che dice:
“..Nella mia vita sono caduto tante volte così. Quindi che cosa fai quando cadi per terra? Qualche volta nella vitaquando cadi per terra. Pensi che non ci sia nulla da fare,ad esempio io sono caduto e non ho ne braccia ne gambe
…e puoi pensare che per me sia impossibile rialzarmi…manon è così! Sono caduto centinaia di volte…e ho provato eriporvato…o fallito e rifallito…ma non mi sono arreso…edho pensato che “quella non era la fine”…perchè avevo unoscopo…e se tu hai uno scopo (un fine) davvero forte trovila strada per rialzarti…”
Quando si mette per terra…racconta l’esatta filosofia divita che lo sviluppo personale promuove da anni…”ifallimenti non esistono…esistono solo feedback”.
Ho lavorato per quasi 2 anni con le persone diversamenteabili e ti assicuro che sono in molti ad avere uno spiritodel genere. E da loro si può apprendere tantissimo,soprattutto quando si rompe quel “muro della pena”…
Ti dico questo perchè quello che puoi provare guardandoil video qui sopra NON deve essere pena…ma rispetto peruna persona che “utilizza” il proprio handicap e lotrasforma in punto di forza. E, cosa ancora più bella, lomette a disposizione di tutti per far capirequanto è bella vita…
In mezzo ad una società che spinge le persone a voleresempre di più…e ad essere terrorizzata dalle notizie deimedia—l’esperienza di questo ragazzo è una ventatarigeneratrice 🙂
Credo che non ci sia nient’altro da dire…ti prego, se nonlo hai ancora fatto, guarda il video prima di scrivere iltuo commento qui sotto…e se non lo hai ancora fattoiscriviti ai miei feed.
A prestoGenna
Ciao Andrea…
si….è davvero bellissimo…postalo pure su facebook e si ti va…cita il blog ;-))
Questo video è Commovente, e come hai scritto bene tu, non induce (e non deve indurre)a provare il sentimento della pena, ma alla commozione.
Commuovere viene dal latino, ed indica: scossa violenta (intesa al cervello e ai visceri).
Vorrei postare questo post su una nota di facebook, perché va condiviso con molte più persone..
Ti dispiace?
ciao Remo,
si è davvero bellissimo li video:-)
Grazie per il tuo commento
Genna
Semplicemente MERAVIGLIOSO, Grazie Genna mi hai fatto un regalo emotivamente smisurato.