Sdoganato il termine “Coach”
Ciao,
quando ho intrapreso il mio percorso di crescita e sviluppo personale il termine “coach”non era ancora stato coniato o meglio esisteva già ma esclusivamente nell’ambito sportivo di origine anglosassone.
Poi, a distanza di pochi anni (ho iniziato il mio percorso nel 2000) sono sorte come funghi,scuole, accademie, istituti e certificazioni per diventare coach.
E’ partita così una campagna, quasi patetica,alla consapevolizzazione del pubblico: il coach non è uno psicologo! Non confondiamo le cose!
Questo era più o meno il messaggio che si cercava di dare, soprattutto in veste di “Cicerone”…ehi guarda che se stai “bene” non devi andare dallo psicologo ma dal coach. Se vuoi ottenere i tuoi risultati NON devi andare dallo psicologo. ma dal Coach.
Fortunatamente oggi questo fenomeno è in calo, non il fenomeno del Coach ma quello di cercare ad ogni modo di differenziarlo: dalla psicologia, dalla consulenza e dal “malessere” personale.
Tuttavia oggi è chiaro che il Coach è un po’: allenatore,psicologo, mentore e soprattutto consulente. Una sorta di “esperto di processi” che è in grado di guidarti verso i tuoi processi migliori per avere risultati migliori o trovare una nuova e innovativa soluzione.
Bene…mi fermo qui perché ho davvero molte cose interessanti e poco conosciute da raccontare sul coaching e non voglio svelarle tutte adesso altrimenti non mi stai attento!
Qualche settimana fa, ero all’interno di un locale pubblico quando ho visto questa pubblicità:
Ho subito pensato: “hanno sdoganato il termine coach” è finalmente, anche il meno interessato del nostro bel Paese che deve fare i conti con il Nintendo DS, magari per i suoi figli, oggi sente parlare di Coach e speriamo che questo sia un ennesimo passo verso la condivisione di un sapere che può aumentare la qualità della nostra vita…
A presto
Genna
Ps. La Nintendo…non mi da una lira per questa pubblicità.